Sii felice, Marco, ovunque tu sia...

immagine nel testo

Finora tutto era stato precario, temporaneo, incompiuto. Qualsiasi sentimento e qualsiasi azione. Ma ora... sono davvero sereno, quasi felice”.

(Marco Visentin, "I Ditteri") 

 

Caro Professore questa lettera è l’ultima cosa che ci saremmo aspettati di scrivere e di certo quella che meno ci saremmo augurati. Con gli occhi pesanti di lacrime la vogliamo ringraziare per tutto ciò che ha fatto per noi, il suo 4I. Al di là delle semplici, ma non per questo banali, nozioni di filosofia e di storia, ci ha trasmesso la sua passione e la gioia di insegnare queste materie, anche in modi meno convenzionali. Nei due anni scorsi ci siamo conosciuti ogni giorno di più attraverso chiaccherate sulla chat di classe o durante le ormai sempre più frequenti video lezioni da casa. In un così breve lasso di tempo è diventato per noi un compagno di classe in più. Sicuramente un compagno di classe più maturo e più saggio di tutti noi messi assieme, ma non per questo meno “umano”. Il confronto durante le sue lezioni avveniva senza resistenza ed era anzi incoraggiato e ne risultavano sempre discussioni interessanti e formative. Più di qualsiasi altra cosa ci teniamo a ricordarle quanto l'abbiamo apprezzata non solo come insegnante ma anche come persona. Abbiamo condiviso noi con lei e lei con noi le rispettive preoccupazioni, dubbi e paure; questi momenti di confronto sono state boe su cui ci siamo riposati nei duri giorni di quarantena e attraverso i quali abbiamo conosciuto la vera essenza della sua persona, il vero Marco Visentin. Si è dimostrato una persona compassionevole, umana, intelligente, sensibile, amichevole e divertente. Una persona indimenticabile e veramente speciale. Nessuno di noi poteva aspettarsi che quello di giovedi scorso potesse essere il nostro ultimo saluto, la nostra ultima lezione, la nostra ultima presentazione o tantomeno che il nostro rapporto si potesse interrompere in modo così brusco e tragico. Cogliamo questa ultima lettera per esprimere il nostro profondo affetto e la nostra estrema gratitudine nei confronti di un Professore con la P maiuscola, di una persona ormai indelebile dai nostri cuori.

Ciao Prof, faccia buon viaggio.

Per sempre suo, il 4I