3 giugno 2020. Il Maggio dei libri: E. Dickinson - L. Sepulveda
In un comune mattino d’estate
Upon a common summer's morn
Emily Dickinson a diciassette anni (1848), dagherrotipo
Per fare una prateria servono un trifoglio ed un’ape,
un trifoglio, ed un’ape,
e sognare ad occhi aperti.
Basta saper sognare,
se mancano le api.
To make a prairie it takes a clover and one bee,
One clover, and a bee,
And revery.
The revery alone will do,
If bees are few.
In questo momento difficile della nostra storia ci soccorre la delicata e intima riflessione poetica del piccolo fiore trascendentalista, come l’anglista Mario Praz definì Emily Elisabeth Dickinson (1830-1886).
La selezione di testi di Emily che proponiamo alla lettura, in lingua originale e in traduzione, intende mostrare i due registri apparentemente contraddittori di questa straordinaria poetessa americana che non ha mai smesso di affascinarci. Accanto alla disarmante immediatezza del suo stupore per il mondo vivente troviamo la più sofisticata ed ermetica riflessione sull’Invisibile e sull’Altrove che risplende nelle sue poesie di più alto livello qualitativo. Due registri che rispecchiano pienamente la natura stessa del Trascendentalismo, il movimento filosofico che prevedeva la fertile osmosi tra le più limpide osservazioni naturali e la pratica del pensiero più radicale (1).
Emily coniuga queste due componenti nel suo vastissimo canzoniere di poesie (edite solo nel 1890 e quasi ignorate fino agli anni ’20 del Novecento) passando dalla solare percezione della natura, che lei vive con lo stesso umile rispetto coltivato in quegli stessi anni da Thoreau, (Walden, ovvero vita nei boschi, 1854), al sorprendente e raffinato ermetismo che sembra concretizzare un affascinante pensiero di Emerson:
La poesia scopre nel mondo l’anima nascosta.
Emily trova in John Donne, in Shakespeare e in Emerson le parole della sua poesia: l’Invisibile che lei vede distintamente è quello che vedevano loro, le sue poesie più intense, come Today or this noon e As if the Sea, hanno un equivalente solamente nell’infinito di Leopardi (1819).
Leggono cinque studentesse della classe 2N
Mercoledì 3 giugno 2020 ore 10:00 su Gogle Meet
(1)
Amherst (Massachusetts), la piccola ma colta città natale di Emily, dove la poetessa ha vissuto per tutta la vita in una quasi completa solitudine, è vicina a Concord, la culla del Trascendentalismo, nel cuore di quel Rinascimento americano legato più o meno indirettamente al pensiero filosofico di Emerson e di Thoreau, una cultura che Emily condivide profondamente (una delle sue pochissime poesie pubblicate in vita, anonima, venne attribuita ad Emerson, cfr. Bacicalupo 1995).
A Concord, accanto al fondatore Ralph Waldo Emerson e a Henry David Thoreau, vivono Nathaniel Hawthorne e Luisa MayAlcott (Piccole donne, 1868); la seconda edizione di Foglie d’erba (1860) di Walt Whitman reca una lettera entusiasta di Emerson; Herman Melville cambia radicalmente il suo biblico Moby Dick (1851) dopo l’incontro con Hawthorne (La lettera scarlatta, 1850) e il suo impressionante Bartleby lo scrivano (1853), come è noto, è stato forse suggerito a Melville dal saggio di Emerson Il trascendentalista.
Sono seguaci contemporanei del Trascendentalismo il più geniale musicista americano di primo Novecento, Charles Ives (Cfr. Gianfranco Vinay, L’America musicale di Charles Ives, 1974), e John Cage, intelligente e appassionato adepto di Thoreau (cfr. La rosa disabitata. Poesia trascendentale americana 1960-1980, 1981, a cura di L. Ballerini e R. Milazzo).
Bibliografia essenziale
Emily Dickinson, Poesie, 1979. Prefazione di I. Bossi Fedrigotti, con l’eccellente traduzione di Margherita Guidacci
Dickinson, Poesie, 1995, A cura di M. Bacigalupo, con uno scritto di N. Ginzburg
The Complete Poems of Emily Dickinson, edited by Thomas H. Johnson,
Back Bay Books,
Little, Brown and Company
New York – Boston – London
Originally published by Little, Brown and Company, 1960
First paperback edition, 1961
Maggio 2020
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Buonanotte Luis Sepulveda
Si scrive, come diceva il mio amico Osvaldo Soriano, per abitare nel cuore delle gente migliore
(Luis Sepulveda, 2017)
Luis Sepulveda (Ovalle 1949-Oviedo 16 aprile 2020) non è stato solamente l’autore cileno di tanti libri destinati ai lettori di tutte le età e sempre concentrati sulla difesa della natura e dell’uomo. Giovane militante a fianco di Allende, durante il golpe del 1973 viene incarcerato e torturato. Poi un lungo esilio, fino all’approdo in Spagna. Nel 1982-1987 collabora con Greenpeace imbarcandosi su una nave. Nel suo libro più noto, Il vecchio che leggeva romanzi d’amore, racconta l’Amazzonia in pericolo. In un libro recente, del 2018, dà voce alla balena bianca cacciata dagli uomini.
Tra i suoi tanti libri:
Il vecchio che leggeva romanzi d’amore (1989, it.1993)
Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare (1996-it.1996)
Storia di una balena bianca raccontata da lei stessa (2018)
Pare che le sue ultime parole rivolte alla moglie, prima di morire a causa dell’epidemia, il 16 aprile scorso, siano state: buonanotte, amore mio.
Gli studenti delle classi 2N, 1C, 2C del Liceo Righi gli rendono omaggio leggendo alcuni brani brani tra i più significativi da suoi libri.
Mercoledì 3 giugno 2020 ore 11:00 su Google Meet
Maggio – giugno 2020
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