Le virtù intellettuali come tetrafarmaco per una scuola più inclusiva

 

AGLI STUDENTI 

ALLE FAMIGLIE

AI DOCENTI E AL PERSONAL

  

Roma, 12 settembre 2025 

Carissimi,

sapersi raccontare attraverso il mondo significa spalancare gli occhi alle possibilità che ci offre l’incontro con gli altri e con l’Alterità in generale, oltrepassando i confini geografici e geopolitici, ma anche e soprattutto i confini emotivi che talvolta sono di ostacolo alla crescita armoniosa delle persone e della comunicazione. 

Inizia la narrazione di un nuovo anno scolastico, carico di speranze e di attese positive verso il futuro, da parte dei singoli e della nostra comunità, un nuovo anno che mi auguro ci farà collaborare sempre di più, andando oltre le tante paure e le inquietudini che si sono moltiplicate e che, a livello nazionale e internazionale, ci hanno oppresso in questi anni. 

Per me inizia un nuovo incarico e sono lieto di svolgerlo presso il nostro Liceo, unIstituzione che sto imparando a conoscere e apprezzare giorno dopo giorno nelle sue peculiarità, come la competenza dei nostri docenti e l’amore di tutto il nostro personale per il proprio lavoro. Ho apprezzato la bellezza di questa Scuola, ricca di diversità e di potenzialità, che tanto è cresciuta in questi anni, e che ancora tanto potrà donare nel prossimo futuro ai nostri studenti e in generale al nostro territorio. 

Questo anche per merito delle famiglie che hanno accompagnato il percorso dei nostri studenti in questi anni, con attenzione, dedizione e cura. Chiedo ai genitori di rimanere accanto agli insegnanti, cooperando al delicato processo formativo delle menti e delle sensibilità dei nostri studenti. Chiedo agli insegnanti di essere sempre più coscienti del loro alto compito, e di crescere sempre più nella capacità di ascolto e di comprensione dei nostri studenti e delle loro famiglie, perché un Liceo esiste come tale - nellidea filosofica che ne è alla base, sin dalla sua prima declinazione storica - solo nel dialogo continuo e proficuo tra i suoi studenti e i suoi docenti. 

Ritengo necessario all’inizio di questo nuovo anno scolastico ribadire la vocazione inclusiva del nostro Liceo, come ho già fatto in Collegio Docenti, che può essere riferimento ed esempio per l’inclusione a tutti i livelli. Il nostro Istituto è ubicato in un contesto socio-culturale centrale della nostra Città, nel quale tuttavia in questo tempo di crisi si stanno acutizzando le problematiche di convivenza e si sta riducendo la sensibilità interculturale. 

Propongo un antidoto a questa tendenza, un Tetrafarmaco che può essere descritto sinteticamente così: riscoprire la curiosità, la meraviglia, la gentilezza, la capacità di ascoltare gli altri, virtù eccelse che ci rendono persone veramente umane. Tali virtù intellettuali ritengo siano da coltivare continuamente e in tutte le età della vita, nelle diverse occasioni di incontro: in classe, nei gruppi di amici e in famiglia. 

Questo approccio metodologico, i cui frutti già si intuiscono, ma potrebbero risplendere sempre più nei nostri studenti e nei nostri docenti, consentirà di creare contesti relazionali profondi, veri ed emotivamente proficui tra persone che assurgono a ruolo di interlocutori credibili dai loro pari, studenti e docenti insieme. 

Con queste brevi suggestioni auguro a tutti noi un anno scolastico ricco di frutti intellettuali e umani, di incontri profondi e veri. 

 

 

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

prof. Giovanni COGLIANDRO