Natale 2025. Messaggio del Dirigente Scolastico
Parole di divisione, parole di armonia.
Qualche riflessione in vista delle vacanze di Natale.
Di te si dicono cose stupende, città di Dio.
Ricorderò Raab e Babilonia
fra quelli che mi conoscono;
ecco, Palestina, Tiro ed Etiopia: tutti là sono nati.
Si dirà di Sion: «L'uno e l'altro è nato in essa
e l'Altissimo la tiene salda».
Il Signore scriverà nel libro dei popoli:
«Là costui è nato». E danzando canteranno:
«Sono in te tutte le mie sorgenti».
Salmo 87 - Gerusalemme, madre di tutti i popoli
Carissimi,
in queste settimane, caratterizzate da alcune tensioni per la nostra Comunità scolastica, mi tornano in mente le parole che ho voluto porre in esergo a questa breve circolare, tratte dal libro dei Salmi, uno dei testi più belli della Torah, versi che sono entrati a far parte del canone della Bibbia Cristiana, e che rivestono un valore speciale in questi giorni di attesa del Natale.
Riconoscere la figliolanza nella città di Gerusalemme per tutti i popoli ritengo possa essere un auspicio universale e anche un augurio per le comunità che soffrono di incomprensioni e divisioni, come la nostra.
Questo male antico dell’umanità lo vediamo declinarsi anche nella Comunità scolastica del nostro Liceo - che non è certo un Popolo né uno Stato - ma che comunque vive al suo interno divergenze e divisioni dovute a visioni diverse della realtà, che sia politica o sociale o entrambe.
Tutti sbagliamo. Chi pensa di non sbagliare mai, probabilmente potrebbe essere una divinità, oppure è una persona che non si è ancora guardata a fondo in profondità, per le più svariate ragioni.
La luce che caratterizza le nostre strade, che notiamo essere particolarmente illuminate in questi giorni di attesa, in queste settimane di dicembre, credo sia un invito a illuminare anche le nostre tenebre interiori, personali e collettive; lo dico per primo a me stesso, agli insegnanti e ai nostri genitori e studenti.
Tante, troppe volte lottiamo gli uni contro gli altri perché pensiamo di mirare a scopi differenti, quando – come ci siamo detti con uno studente proprio oggi – magari, senza saperlo, guardiamo nella stessa direzione.
Concludo questo breve messaggio con le parole di Paolo:
"E' ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perché la nostra salvezza è più vicina ora. La notte è avanzata, il giorno è vicino. Gettiamo via perciò le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce” (Lettera ai Romani 13, 11-12).
Buon Natale a tutti noi.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
